venerdì 25 marzo 2011

ELLEN INTERSVISTA LA COSA

Sfreccio a tutta velocità sulla mia bicicletta fra le stradine di Lecce in direzione piazza S. Oronzo quando, in una mise fin troppo formale, un livello etilico nel sangue a prova di polizia, con la gonna che svolazza, i capelli al vento e il campanello che trilla ad ogni bella presenza incrociata sulla strada, sento suonare il mio telefono.
Metto alla prova tutta la mia bravura di artista circense mancata, prendo il telefono con una mano, mentre con l’altra reggo in equilibrio la bicicletta, cercando di scansare giovani vecchi cani e gatti, bancarelle di senegalesi, artisti di strada e un mimo brutto come la morte. – Pronto? – dico senza guardare il display. È la Nana che dopo i saluti comincia – Ascolta, ma Alice lavora all’Ipercoop?
Sorrido all’idea di mia sorella nelle vesti di commessa poi attacco con secco – NO… perché?
-          come no?- risponde la Nana dall’altra parte
-          senti... lo saprei se mia sorella fa la... c..... c..... c..... non riesco neanche a dirlo... insomma la ragazza che sistema gli scaffali – dico scansando l’ennesima presenza


-          sicura? – insiste la Nanerottolaio so che lavora all’Iperccop
-          ma che diciiiiiiii… - dico infastidita capendo che non è uno scherzo e che la Nana pensa sul serio che mia sorella lavori all’Iperccop
-          Se, vabbè… - dice per ripicca
-          Naaaaaaaaaaaaaa…. eeeeeeeeeeehi non mi fare arrabbiare – dico alterata – Io una sorella commessa non la voglio!! Senti, ma chi te lo ha detto?...
-          Ma se lo vista io… - dice quella perfida
A questo punto parte l’escalation della mia ira – seeee… bella, ti sei sbagliata! Ma ti sei arrabbiata con l’oculista?
-          tu sei sicura che lavora dove pensi? – incalza ancora la NanaPuò essere che ti sbagli tu… e la copri!!!
-          Lei non lavora… ha ripreso a studiare al dams… Storia dello spettacolo – dico con la bavetta alla bocca in uno stato di ira paragonabile solo a quello di Loretta Gocci, quando in direttissima su rai1 allo spettacolo di MissItalia, si congedò dal pubblico dopo i dissapori con il buon Mike Buongiorno – È mia sorella. È ovvio che lo so!
-          Ma tanto anche se si viene a sapere che lavora la, che fa?... – dice la Nana come e fosse una cosa naturale, poi continua imperterrita - non può essere una sosia…
Ma a quelle parole non la sopporto più. L’ira era arrivata ai limiti accettabili… me lo sentivo, stavo per sbranarla al telefono e se l’avessi incontrata l’avrei messa sicuramente sotto con la bicicletta e tutto questo con un livello etilico nel sangue ai minimi storici! Le chiudo il telefono in faccia dopo aver simulato una interferenza sulla linea. Lascio la bicicletta sul parcheggio rosa, che a Lecce è riservato alle “donne incinta grosse”.
Mi guardo intorno per cercare la Cosa quando mi sento afferrare da dietro e gridare nell’orecchio – Bellaaaaaa!!!
Salto dalla paura e dall’alto delle mie infradito col tacco, in un equilibrio precario vedo quella Cosa birichina che sogghigna.
-          Io non riderei se fossi in te… sono così incazzata e sobria che sarà l’intervista più cattiva della mia vita!
La Cosa indietreggia, poi sorride pensa che sto scherzando e mi chiede di andare al ristorante. Offre lei! Sorpresa da tale intraprendenza chiedo in quale prelibato posto mi vuole portare, ma pochi istanti dopo, scopro con dispiacere che la location scelta dalla Cosa per essere intervistata è il Mc Donalds.
Imbacuccata con pashimina e occhiali da sole per non farmi riconoscere dagli addetti come la Ellen che frantumò la vetrina con un bicchiere di Martini, sospiro ed entro nel locale. Alla domanda Coca o Fanta? Da parte della ragazza del banco, rispondo – Martini, no?
La Cosa incalza subito gridando – Un Happy Meaaaaaaaaaaaaaaaaaaal… Un Happy Meaaaaaaaaaaaaaaaaaaal… Happy Meaaaaaaaaaaaaaaaaaaal…
Ci sediamo a uno dei tavolini e in mezzo a una confusione di bambini urlanti e deliziati dai panini del Mc comincio la mia intervista sgranocchiando le patatine…
Ellen: cosa… cosa… cosa… - dico mentre verso una mini bottiglia di martini nel bicchiere della coca cola - un soprannome che dice tutto e non dice niente… hai sempre cercato di scrollartelo da dosso, ma non ci sei mai riuscita. Più o meno come l’ultima goccia di pipì che se non l’asciughi ti lascia l’alone giallo sullo slip. Hai già fatto richiesta di cambiare nome, oppure vuoi girare sempre con le mutandine sporche?
Cosa: Ammoure…- dice alla pupa maniera - a malincuore ho accettato questo soprannome primo per via del significato che proprio non sa di carne né pesce, ma poi sentendo i vari Rita Esau, Babby-teskja-Annal, Pinzetta…etc…etc… son felice e soddisfatta di cotanta nomina. Anche se all’inizio il soprannome affibbiato da Alice veniva detto con disprezzo senza motivazione…… vabbè ormai è tutto superato.
Ormai mi presento così : “Felice e orgogliosa, piacere La Cosa”…
Ellen: mi ricordo quando ci siamo conosciuti la prima volta… era una torrida estate e tu eri in vacanza presso la villa della Babby… nella valigia un sacco di profilattici, tante aspettative ma anche una damigiana di MOM antipiattole… avevi paura che ti aggredissero le piattole della babby o cosa? ...non è a te… anzi no, sta volta è a te!
Cosa: Guarda, ricordo quella vacanza con grande commozione soprattutto per le occhiaie sul nero cangiante che la babby aveva di giorno in giorno tipo Panda.
Macchè preservativi e robe varie, se solo li avessi portati, la babby avrebbe trovato una scusa per usarli ed io mi son solo messo in brutta luce (non che ci voglia molto) per NON farmi desiderare. Poi ad un tratto mi son illuminato di immenso quando mi è stato detto che ci avrebbe raggiunto Miss Ellen in un pomeriggio di strana “attività” (cioè di NON passività) e da lì è cominciato il sodalizio.
Ellen: posizione di spicco nel panorama delle Associazioni, hai fatto dell’Arcicosa un punto di riferimento per la frustrata classe operaia del territorio brindisino… il nuovo color blu puffo della facciata dell’Arcicosa vuol dire qualcosa in particolare, oppure era solo per ricordare che voi puffi siete così, alti una mela o poco più e che puffate su e giù?
Cosa: Che ci vuoi fare, devo difendere la mia categoria e dopo aver girato con quegli altri 3 dementi I FANTASTICI 4, son ritornato da Hollywood riprendendo la mia vita di tutti i giorni. La mia vita sa di puffo, sono un puffo, Dio è stato avaro in altezza ma ha abbondato in……… ehm… ehm… come dire…..  aspè il cell….. “Pronto! Ehiiiii Pinooooo sono! Amici miei sono! Tutti au narcisssss!!!!!!”….. scusate è il mio ALTER EGO….Pino Bigodini. – Sorrido all’idea di una Cosa parrucchiera poi continuo a mangiucchiare il panino e l’intervista
Ellen: gridi sempre “AL RUBAPRESENZE”… un po’ come l’agnellino di un vecchio cartone animato gridava A LUPO… ma secondo te, chi ti ruba le presenze lo fa di proposito o per sbadataggine?... ci vuoi raccontare un episodio?
Cosa: Questo ancora lo devo capire se lo fanno per sbadataggine o di proposito. Cmq dopo la mia lunga permanenza in chat ho socializzato con qualsiasi ceto sociale… quindi chiunque avrebbe rimorchiato su Lecce e provincia sarebbe incappato in qualche persona già da me conosciuta e archiviata nel DATA-COSA-BASE. Il fatto più eclatante fu una presenza sposata che mi corteggiava da mesi, con la quale ancora non c’era stato un appuntamento. La Babby la vede e se la fa. Senza pudore e rispetto per le lunghe notti perse e il sangue “scittato” (buttato) a convincerla a vedermi. Poi sta presenza ha fatto soffrire la Babby e quella è stata la mia vendetta. Un po’ quando un attivo fa un giro in bici, prende una buca, perde il sellino e si siede di botto su quel che rimane…. – Rido, anche se mi si stringe lo sfintere al solo pensiero
Ellen: campionessa e istruttrice di STEP estremo… hai vinto mai medaglie d’oro per questo sport così pericoloso? Pensi di andare alle olimpiadi di Pechino 2008? E poi, quando dici che tu fai lo step, significa che ti fai STEP della chat?
Cosa: Guarda, la mia passione nasce da giovanissima a 20 anni. Mi son specializzata il periodo in cui la pupa non aveva altro e ci sentivamo. Diplomata a Ravenna in un torbido week-end di luglio, ritengo di essere bravina e di non insegnare per mancanza di tempo. Step dopo step mi sarebbe piaciuto arrivare a Pechino, ma poi c’ho rinunciato….troppo vicino a Costanza Show…. Per quanto riguarda Step della chat è nu bell piccinn… ma nn tutti possiamo piacere, quindi incasso la sconfitta e giro pagina al mio libro di vita intitolato “NON SAI CHE FARE? TU DALLA….TANTO AL RESTO CI PENSANO GLI ALTRI”
Ellen: la Cosa in numeri… almeno 16 SIM, 10 telefonini, 1 console di pc da far paura alla NASA, 54 account su internet, 170 cm x 60 kg, 2 occhi azzurri, 70 presenze all’anno, più di 1000 contatti su msn, e 15000 km consumati dietro le presenze… ho dimenticato qualcosa?
Cosa: Più o meno…. Qualche numero è sballato …………..peròòòòòòòòòòòòòòòòòò…..
Ellen: Qualcuno dice che sei un hacker… che entri negli account delle presenze per scoprire i loro segreti in modo che poi si innamorino di te… è fantascienza oppure c’è un fondo tinta  di verità?
Cosa: Macché quelle sono presenze analfabete di internet e di informatica, non capiscono un cazzo, anke perkè se lo capissero, io ce l’ho un cazzo e lo potevano usare, invece di stare a perdere tempo a frignare o a discutere. Sono come quei prodotti con su impresso AGITARE PRIMA DELL’USO. Cmq sono presenze povere a loro…… Baciamu lu muertu
Ellen: qualcun altro dice che hai la faccia come il culo per via della tua sfacciataggine… vogliamo sfatare questo mito…su dai togliti quel cappello a forma di mutandine…
Cosa:  qua hanno esagerato… Non è vero, anzi sono emotivamente introverso e le presenze non le riesco mai a fermare per non beccarmi un sonoro NO. Però è capitato, non uso cappelli se ho la faccia da culo e quindi sarei un nudista…
Ellen: rinvanghiamo il passato e parliamo dell’Inglesina, la tua ex presenza storica… tutti noi ci siamo sempre chiesti… ma come facevate a comunicare fra di voi, visto che l’Inglesina non spiaccicava una parola d’italiano e tu neanche una parola d’inglese?
Cosa: Bella domanda… - dice ficcandosi in bocca l’ultimo pezzo di panino - Abbiamo trovato un compromesso…. Il tarantino. La Babby mi è stata di molto aiuto e mi dava ripetizioni perché io mai e poi mai devo sfigurare. Devo essere sempre splendido splendente alla Rettore per intenderci….
Ellen: al momento ci sono presenze che occupano il cuore della Cosa?
Cosa: Che occupano il cuore no… che mi hanno messo in stand–by da 2 mesi per permettere di conoscerlo quello sì…. Tu stessa confidandomi mi hai detto ke ho taaaaaaaaanta pazienza….. E c’hai ragione. La mia unica preoccupazione è ke il DATA_COSA_BASE non lo sto aggiornando. E io mi danno l’anima per questo.
Ellen: se dico… “bell’occhio, peccato per tutto il resto”… a cosa pensi?
Cosa:  Primis….Alice……secondis……la skinnessa…….terzis……tutto l’arcidudi in blocco
Ellen: recentemente hai cambiato auto…
Cosa: Ad agosto 2007 esattamente….. una medium mi disse che avrebbe comprato la Babby la mia stessa auto ed io mi son portato avanti col lavoro per non averla uguale. Non potevo rischiare che mi lampeggiasse tutta Italia scambiandomi per lei.
Ellen: sogni nella pochette?
Cosa: Anche se non mi crederai mai…. L’amore bello e passionale…. anche solo per poco. Ho voglia d’innamorarmi dopo che l’inglesina è rimpatriata tornando a corte della regina Elisabetta diventando la dama di Camilla (non la dj), moglie di Carlo d’Inghilterra.
Ellen: martini bianco o rosso?
 Cosa: Ho avuto modo di assaggiarli entrambi al tuo compleanno…. Apprezzo quello bianco classico, il rosso mi fa pensare al ciclo mestruale e sinceramente non mi va. Cmq il giorno del tuo compleanno eri stupenda... Ah, ti saluta il topo… in questo periodo sta pelando i pomodori dice…pover’a lei.
Ellen: Uuuh il topo… grazie… ricambia i saluti – dico pensando che anche lui mi aveva chiesto di intervistarlo quase sei mesi fa - Qual è la prima cosa che pensi quando vedi un bicchiere di Martini vuoto?
Cosa: La tristezza, la malinconia. Appena comincia a soffermarmi su quel bicchiere vedo invece materializzarsi il tuo viso che mi dice con tutta serietà…. “VABBè MA LU MARTINI A DU STAI CA NU LU STA VISCIU……. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH”
Traduzione per i non Brindisini-Leccesi“VABBè MA IL MARTINI DOVE STA CHE NON LO STO VEDENDO…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH”
La frase deriva da Ellen, filmata da una telecamera interna di un supermercato, che dice di non trovare il martini tra gli scaffali…. Poi non vede una botola aperta…e ci cade miseramente. Video disponibile da me…

Rido di gusto e in mezzo alla confusione di bambini prendo un altro sorso della mia coca corretta, poi dico alla Cosa - fatti una domanda e dai una risposta….
Cosa: Rispondo ad una domanda rimasta in piedi da anni e rivolta  a me dal presidente che diceva : “Ma tu me l’ha spiegà mò…ce cazz fasc h24 collegato…. Mo’ la disc’r…” Socializzo  e porto ordine nelle chat….senno sai che bordello…
Beh certo… meno male che ci sei tu…  - dico e mentre stiamo lasciando i tavolini la Cosa mi grida che sono impazzita a lasciare tutto il Martini li nel bicchiere della coca cola. Mi volto, prendo il bicchiere e lo metto nel vassoio accanto all’happy meal di un bambino – cara, dobbiamo pensare alle generazioni future…

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