domenica 8 maggio 2011

ELLEN INTERSVISTA LA CIGLIOLA

Sfreccio con la mia Cadillac cabrio per i viali alberati di Paolo’s Angeles in direzione Hypercoop, con l’obbiettivo di fare la spesa senza essere riconosciuta dalla massa ed avere una caduta di stile di proporzioni devastanti. Mentre passo davanti al White House Theatre del glamourissimo quartiere, noto una folla entusiasta per la cerimonia di consegna del prestigiosissimo premio da parte dell’Accà Demy Murt Award. Indignata per non essere stata invitata lancio, una bottiglia vuota di Martini in direzione delle ragazzine ululanti.
Arrivo al parcheggio dell’Hypercoop, faccio marcia indietro e sento, prima un rumore metallico e poi un tonfo.
Ma che diamine è… - penso. Esco dalla macchina, inforco gli occhiali grossi, indosso il foulard color panna e avanzo verso il retro della macchina. Mi guardo intorno ma non vedo niente. Poi abbasso lo sguardo. Tolgo gli occhiali da sole e vedo un busto di marmo andato in frantumi e una targa attaccata alla colonnina che diceva “Qui ha lavorato Mathilda Hypercoop, ex Zarina e nota Tronysta”.

Faccio spallucce, indosso di nuovo gli occhialoni, mi scolo l’ultimo sorso dalla mini bottiglia di Martini, butto via la bottiglia sul busto di Mathilda e con circospezione e andatura barcollante mi avvio verso l’ingresso dell’ipermercato. Mi accorgo subito che poteva esserci qualcuno che conoscevo, quindi, mi avvicino ad una colonna per nascondermi. Indietreggio lentamente, ma qualcosa mi urta violentemente da dietro, facendomi perdere l’equilibrio.
Mi volto immediatamente e vedo prima un carrello della spesa pieno di buste e cartoni. Allungo lo sguardo e noto una signora malvestita maleodorante e trasandata che mi ricordava molto la stracciona che interpretava Bette Davis nel film Angeli con la pistola.
Mentre le sbraito contro tutto il mio disappunto, noto che la stracciona abbassa lo sguardo e cerca di nascondersi il viso; mentre mi chiede scusa con voce sommessa, abbasso gli occhiali da sole per vedere meglio, socchiudo gli occhi e dico – ma scusa… ma tu non sei la Cigliola?
La signora sobbalza, alza il bavero del suo lurido cappottone antracite e risponde – No, gentile signora… mi sta confondendo - Riprende il carrello e riparte, ricurva sul suo carrello.
Rimango un attimo interdetta, in effetti non era possibile che una grande attrice come la Cigliola potesse essere quella barbona. Mentre la guardo allontanarsi, noto che si ferma, allunga una mano sotto il cappotto e si aggiusta lo slip. A questo punto non avevo più dubbi, quella vecchia stracciona era la Cigliola. Avanzo con passo deciso, la raggiungo, mi piazzo davanti al carrello – puoi prendere in giro chi vuoi, ma non me… ti ho visto mentre ti aggiustavi lo slip, cara Cigliola!
-          Non capisco… lei si è confusa… - mi dice nuovamente a bassa voce.
Solo in quel momento noto che nel carrello ci sono delle bottiglie vuote di birra. Con un fazzoletto prendo in mano una bottiglia vuota di Du Demon e dico – vuoi ancora negare?
Vedo la stracciona guardarsi intorno; sgrana gli occhi e mi dice, sorridendo – ok bella, mi hai scoperto… ma promettimi di non dirlo a nessuno!
-          Ma per chi mi hai preso?... con me puoi stare tranquilla. Sarò muta come la tomba di Grace kelly. Piuttosto dimmi, cosa è successo? Come sei finita in questa situazione così… così… insomma… - le dico facendo un gesto alla sua mise
-          Ah ti riferisci a questo – ride – è che sono in incognito…
-          Bella, ci sono diversi modi per girare in incognito. Certo questo è proprio radical…
-          Ma non hai capito… – dice spostandosi i suoi capelli pisciatissimi dietro le orecchie – sto studiando un personaggio per una parte in un grosso film…
-          Addirittura… ma come si chiamerà? – chiedo incuriosita
-          Non posso dirti nulla per ora…
-          Certo che sei entrata proprio nel personaggio. Ti ho riconosciuta a stento. Brava e bella… - le dico, e guardandola ancora un po’ aggiungo – brava… ad ogni modo visto che siamo qui ti faccio quell’intervista che mi avevo promesso quando era al culmine della tua carriera.
-          Ma io sono ancora in ascesa, cara…
La guardo dal basso all’alto – Si, certo cara…
Ci appoggiamo vicino a dei cartoni, le offro qualche minibottiglia di Martini, che si scola con avidità, senza neanche un olivina e cominciamo l’intervista.  
Ellen: Ti chiamano in diversi modi la Cigliola, la Sbuenno, Inzivusa mezzosangue, Funny Girl o semplicemente Funny, ma quasi nessuno ti chiama con il tuo nome di battesimo. C’è qualche altro soprannome che dobbiamo conoscere prima di andare avanti nell’intervista?
La Cigliola: Per la stessa ragione per cui Madonna non la chiamano Veronica e la regina non è Elisabeth ma The Queen. Naturalmente ci sono anche Magnolia e Dadà. Grandi ruoli interpretati a teatro... tra una crisi sentimentale e l'altra. Tra un Martini ed un Gin Fizz. – dice scolandosi altre tre minibottiglie di Martini.
Ellen: si certamente, ma madonna è madonna e la regina è la regina... qui stiamo parlando di una starletta di Paolo’s Angeles che quando non calca le scene dei palcoscenici va a fare la spesa all'Hypercoop... non credi di dover mettere i piedi per terra visto che ormai hai messo le impronte delle mani nel cemento di Monteiasi road? – chiedo riferendomi alle impronte delle sue mani sul marciapiede davanti al White House Theatre
La Cigliola: mia cara Candida Morvillo dei navigli del web, che della Candida sei portatrice sana di insolenza e infiammazione vaginale... una diva è diva proprio quando pur sfigurata dall'età, dalle depressioni, dall'eccesso di alcol, dai mariti caproni, dalla schiena spezzata e soprattutto lo è dietro un carrello della spesa.
Ellen: si, chiamiamolo così… – dico indicando il carrello pieno di sudiciume
La Cigliola: Ma la compianta Liz non ti ha insegnato niente? La grande B.B. diventata un pechinese e la mitica Bette Davis barbona? E' vero, l'ultima prova d'attrice risale ad un paio di anni fa, ma l'opera della grande attrice più vera è quella di tutti i giorni e ricorda che l'attore non è un falso, un mentitore, se non di se stesso! O mio Dio, mi sento come Gloria Swanson in Viale del Tramonto.
Ellen: si cara, se parli di “tramonto” concordo a pieno…
La Cigliola: …Comunque ti comunico che ritiro oggi il premio preso come miglior attrice non protagonista per la commedia “Succhiami il collo please”, perchè non c'ero quando mi fu assegnato ed ora, allo splendido White Houses Theater mi dedicano appositamente una serata. Vengo acclamata per quanto ho dato e richiesta ancora sulle scene e dietro la cinepresa. Ci devo pensare perchè forse non ho abbastanza soldi per ceretta e make up a spese mie... ma riconosco che sarebbe meraviglioso per la mia sanità mentale, ormai compromessa da troppi Martini senza olivetta.
Ellen: bella, qui non bastano ceretta e make up… non ti prenderebbero neanche ai provini di bisturi, il brutto anatroccolo e al nuovissimo plastik – mi trattengo e non le dico che quella manifestazione al White Houses Theater lòa stavano dando proprio in quel momento e lei, come me, non era stata invitata.
La Cigliola: Questa città mi mette a dura prova!!! E poi se in questi anni ho rinunciato alle scene è stato per amore. Per Amore. Non solo di un uomo. Per Amore! Ma come diceva la grande Liz in Cleopatra "Chiunque può essere tuo padrone. Chiunque. Ma mai l'Amore"!
Sembra quasi recitare e applaudo con il bicchiere di Martini in mano mentre una coppia di anziani che passava con le buste della spesa lanciano delle monetine per terra, che la Cigliola raccoglie, le stringe fra i denti per vedere se sono vere e le mette subito in tasca.
Ellen: Un passato all’Arciragazzi, una laurea in scienze dell’educazione, un trascorso fra i palcoscenici di Taranto a fare l’attrice, e poi hai spiccato il volo nel cinema. Rimpiangi di non essere rimasta una povera inzivusa? – mi mordo la lingua perché questa domanda è proprio anacronistica.
La Cigliola: non sono mai riuscita ad essere veramente inzivusa cara ellen, ma mang na siggnora! cosa dovrei rimpiangere dunque? In questo momento rimpiango solo un fottuto bonifico per me e quello che giro io alla signora borsci quando voglio regalare na cass d' sammarzzn al mio uomo.
Rimpianti nessuno, ma nostalgia tanta. Per i compleanni a sorpresa scontati nel ripostiglio dell'Arciragazzi, per gli appuntamenti lunghi sotto casa della ritardataria Brandetti (ritardataria sotto casa sua. ci vuole classe!), per le serate movimentate al Villanova o al vecchio Rodeo, portatore di grandi flirt. Nostalgia per le attese nelle White Houses in piena capodanno dopo le 21, perchè il tuo accompagnatore ti ha lasciato in macchina, sotto petardi e inzivusi, per svoltare le raffo della barracchella a 1 euro… nostalgia per le serate fuori dai locali, per i voti improvvisate dati agli inzivusi di piazza della vittoria, per le pisciatine fra le auto parcheggiate fuori la cooperativa owen. si può avere nostalgia di questo??? Ehhh... erano tempi molto funny, anche se non ero ancora funny!
Ellen: vabbè, passiamo alla cosa che forse ami di più… il cinema. Lo hai fatto e ti piace andare in sala. Non ti chiederò quali sono i tuoi film preferiti, ma... in quale film vorresti vivere? E perché?
La Cigliola: vorrei essere la deborah di C'era una volta in America ma senza lo stupro va :) E poi mi piacerebbe anche essere la Julie Andrews di Tutti insieme appassionatamente, per trovarmi una vagonata di figli senza manco un parto e un pezzo d'uomo al fianco. Vorrei essere la Loren della Ciociara. Essere baciata da Russel Crowe come bacia la Stone in Pronti a morire. Vorrei fare l'ingresso di Omar Sharif in Lawrence d'Arabia e soprattutto, come non dirti che vorrei davvero aver interpreta Fanny Brice in Funny Lady... specie per quelle due belle aragoste che Sharif le offre. Mataux, ce faam! Ma tanti altri ce ne sarebbero!
Ellen: Avevo due certezze nella vita… che Barbara Bouchet fosse la migliore interprete di fitness in videocassetta degli anni ‘80 e che tu fossi l’ultima comunista convinta… ma come mai alla voce orientamento politico del tuo facebook ho letto “ri-orientarsi politicamente”?
La Cigliola: perchè i comunisti italiani li conosce solo Berlusconi. Io non ne vedo più... e se li vede solo lui, la cosa mi preoccupa... vuol dire che sono diventati un'altra cosa! ma sì cara Ellen, ci siamo trasformati tutti socialmente e stanno nascendo nuove forme politiche forse, sono i nuovi politici che tardano ad arrivare! E' il politico onesto che è proprio perduto! Io vorrei riorientarmi su quello... ma come se fa???
Ellen: potresti orientarti anche verso i bocchiniani?
La Cigliola: è una domanda cazziosa? Comunque Bocchino però lo trovo un bell'uomo ed il discorso che fece per la mozione di sfiducia dello scorso, non ricordo quando, sembrava animato da vero spirito politico, per la gente. mah!? insomma, potevamo chiamarlo "compagno bocchino". ma temo evaporerà dopo troppa esposizione al sole, come la grappa omonima, oppure peggio...tutta la sua verve esplosa in quei giorni è stato come l'esito di un bocchi....
Ellen: magari fatto dalla Carfagna…
La Cigliola: Oh mio Dio Ellen!
Ellen: ma passiamo dai “bocchini” ai “bocconi”… Hai un rapporto con il cibo, diciamo, quasi morboso. Diciamo che si sa quando ti metti a tavola ma non si sa quando ti alzi. Poi l’estate ti vediamo in costume da bagno e mostri sempre un fisichino niente male… ora, non ti chiederò qual è il tuo segreto, ma dimmi almeno come fai a vomitare mettendoti due dita in gola? perché io proprio non ci riesco!
Cigliola: Ci vuole Passione tesoro! Ma anche tanta tanta corsa. Il mio rapporto col cibo comunque, dici bene, è proprio incredibile. E' un piacere supremo e non delude mai! Io ci parlo anche con i miei piatti e ormai, negli anni, sono diventata buongustai e non c'è nulla che non ingurgiti...esattamente come....vabbè...meglio non fare il paragone che stavo facendo. Sono sempre pudica! Stasera mi attendono fettazze di mortazza in una morbida rosetta...come non sdilinquirsi. Come non Amare la mortadella! Ricorda Ellen......Un diamante sarà anche per sempre, ma nu stuezz d'pan s'po accattà tutt l'giurn, tu puè fa e non deve mai mancà!!!!!!!!!
Ellen. Hai mai fatto sesso con il cibo? E se si, sarebbe troppo impertinente sapere quale pietanza o ortaggio ha avuto il piacere di conoscerti nell’intimità?
Cigliola: Aborro!!!! Confondere il cetriolo con il fallo. La passera con la passata. No no! i giochetti che dici tu mia cara…mhm... Sarebbe un inutile spreco! Anche perché ammetto che non mangerei assolutamente la carota, il wurstel o la banana dopo…. Blè! O mamma, ma che domande impertinenti mi fai. Non lo sai che Funny è tanto funny e sfacciata, quanto timida su certi argomenti???
Ellen: C’è un’abbuffata che ricordi con particolare affetto?
Cigliola: Bè, come dimenticare la mangiata di spaghetti, senza piatti e posate a casa dell’ex O.D.C. Arciragazzi Rino? Spaghetti alla Totò, presi con le mani. Naturalmente la più disinvolta in quella occasione fu la nostra comune amica Brandetti. Io sai, essendo “inzivusa mezzosangue” e un po’ tanto signorina anche, ho tentennato, ma mi divertii moltissimo. Ahhh… che casa quella! Starnutivo tutte le volte che ci entravo, pensa te!
Ellen: So che non hai mai avuto dei buoni rapporti con la Chiesa. C’entra qualcosa con il fatto che quando Sönke Wortmann ti ha proposto la parte da protagonista ne La Papessa hai rinunciato?
Cigliola: Ahahahah… capisco a cosa mi vorresti portare vecchiarda volpe!... potrei risponderti con la secca ed efficace battuta di Woody Allen, credo: “Io sono una fan di Gesù! E’ il suo fan club che non mi piace”! ahahaha E ho detto tutto!!! Comunque mia cara Ellen, forse non sai che per quella parte ho segnalato a Wortmann candidate più idonee, non potendo io perché impegnata a teatro con “Sotto PENTITE spoglie”. Che classe!
Ellen: Forse sei l’unica delle mie amiche che può essere fiera di dichiarare di aver flirtato con una celebrità del cinema italiano. Non faccio nomi per rispetto della privacy del noto personaggio figlio di un famoso regista italiano. Pensi che se la cosa fosse continuata a quest’ora ti avremmo visto dentro la casa del GF o su Canale5 tutta scosciata?
Cigliola: Penso che avrei fatto la fine della mitica Karen di Will&Grace… Una vita isterica e insoddisfatta con una governante come compagno reale, carte di credito curate come figli e parrucchiere tascabile inquietante. Unica nota positiva… fiumi di Martini. Temo di essere più votata al destino di Grace (sempre del telefilm, non la Kelly…Averabbuen!!!). Ma questa è un’altra storia! – dice buttando giù un altro sorso di Martini.
Ellen: Passiamo ora agli affari di cuore… so che sei fidanzata con un certo, chiamiamolo pure, Mister Six. Sappiamo che non vorresti avere nessun altro… vabbè a parte Alessandro Gassman, Roul Bova, ecc ecc… so che va benissimo fra di voi, che vi amate tantissimo, che avete anche un vostro rifugio delizioso al SESTO piano di un rispettabile condominio, ma se posso essere bastarda dentro, posso chiederti cosa minkia state aspettando a fare il prossimo passo?
La Cigliola: Dipende che intendi tu per primo passo, che intendo io e che intenderebbe eventualmente lui per primo passo. Insomma bella, devi riformulare la domanda purtroppo. Specificarla un po’. Si fanno passi, un po’ avanti un po’ indietro, un po’ di lato, un po’ fermi…"
Insomma, la vita è un ballo verticale, si impara un passo al giorno il prezzo dei passi sbagliati è un brutto foglio di viaggio e non c'è ritorno e non c'è ritorno… E infatti cara, purtroppo l’ultimissimo passo è stato quello di non ritorno… Insomma, la separazione…
Ellen: Mon Dieu, non lo sapevo – dico affranta con una mano sul cuore, mentre l’altra faceva roteare il bicchiere di Martini per smuovere l’olivina – questo è uno scooppone!... dimmi dimmi…
La Cigliola: O non hai proprio tatto e sei peggio di Fabrizio Gatta quando mi becca fuori dai locali romani con la sua solita, banalissima domanda “E l’amore”?... Oppure sei disinformata e, quindi non sei sul pezzo cara! Bevi meno Martini. Come Sally di "Herry ti presento Sally" sono una fottutissima Donna ad alto mantenimento...di quelle che vogliono le cose a modo loro e per averle rompono anche parecchio i cosidetti gioielli di famiglia. Ho un'idea ben precisa o forse non ho nessuna idea di come sarà colui che mi incastrerà...ma dovrà saper trovare la chiave del successo con me....E bella, no La Chiave nel senso Tinto Brassiano del termine!!!! Dovrà proprio dire "la parola d'ordine", "la formula magica".... Insomma, è nu rebus risolvere il mio futuro sentimentale. Statt tu!
Ellen: Quanti figli vuoi?
La Cigliola: Te l’ho già detto. Quelli del comandante Von Trap di “Tutti insieme appassionatamente”. Ahahaha, no scherzo! Mi piacerebbe dirti 3 o 5, addirittura 6, ma le ovaie cominciano a cantarmi “Amore fai presto, non resisto. Se tu non arrivi, non esisto… Non esisto! Non esisto!”. Anzi, più preciso dire che la cantano all’amico inseminator. Bè, insomma vado per un’età che non mi consente di aspirare agli otto sotto un tetto, salvo un miracolo economico che mi permette anche l’adozione. Ma qua bisogna pregare anche per il miracolo di trovare proprio l’inseminator.
Ellen: Qual è il posto più strano dove ha fatto sesso?
La Cigliola: Posto più strano?...  non ho grandi esperienza cara… Funny ha cercato sempre l’amore e quello, bisogna essere fortunati ad incontrarlo. Certo strano potrà pur esserlo averlo fatto in una ludoteca, sui tappetini colorati che si incastrano a puzzle dei bambini. Maròòòòòòò
Ellen: Cosa diresti all’ultima persona che ti ha fatto soffrire di più?
Cigliola: Sai, penso sempre che se qualcuno mi fa soffrire è perché in qualche modo io gliel’ho permesso o, comunque, che io ho il potere di farlo/a smettere. Non considerare quella persona? Si. Dovrei dire: NIENTE! NON ESISTI! La grande lezione di Cetto Laqualunque: “Non ti cago se no ti profumo”!
Ellen: Sogni nel cassetto?
La Cigliola: Ehehehe… Ne ho tanti, bella, di sogni nel cassetto. Scrivere un libro. Andare in Brasile. Vedere il deserto. Una famiglia come quella in cui sono cresciuta io, con qualche miglioramento. Sempre meglio bisogna fare. E poi aprire un cinema con alcuni amici per proiettare sempre le mie migliori interpretazioni… aspettando la proposta di Steven naturalmente – Mi strizza l’occhio, poi continua – Se posso aggiungere un piccolo fantasioso desiderio di sempre…. entrare in un film come Mia Farrow in La rosa purpurea del Cairo. Andare oltre lo schermo e lo schermo aprirsi per me. Mitico! – guardo la bottiglia di Martini penso che certe volte l’alcol fa brutti scherzi, poi la Cigliola continua – …Meglio specificare, dovesse un genio della lampada sentirmi, che vorrei fosse un film con Russel Crowe. Per quanto è ironica e strega la vita, peggio di noi bella, capace che mi ritrovo in un b-movie con Massimo Boldi – conclude ridendo.
Ellen: Va bene bella… io chiuderei qui l’intervista… sono proprio felice di averti rivista in gran forma… - dico più falsa che mai.
La Cigliolagrazie cara… mi raccomando, mantieni il segreto e non lo dire a nessuno… ma tu piuttosto non mi hai detto che ci fai qui all’Hypercoop…
Sgrano gli occhi. Mi guardo intorno, mi avvicino alla Cigliola e dico – sono venuta qui per cercare la mia domestica. L’ho mandata a fare la spesa una settimana fa e ancora non è tornata. Adesso che la trovo le faccio una partaccia che se la ricorderà per tutta la vita!
Uh mado’ che guaio! – aggiunge la Cigliola
Non lo dire a me, adesso devo proprio andare, ciao bella cia’… ciao – dico allontanandomi e lanciando dei baci con la mano, come solo le grandi signore delle White House sanno fare.

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